L orenzo Insigne, attaccante del Napoli e della Nazionale italiana, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Canale 21. Ecco le sue parole: “Momento difficile? Si è stato messo alle spalle ed era importante fare risultato contro la Sampdoria. Si è messa un pò male all’inizio ma l’importante era vincere perchè venivamo da un momento difficile. Una vittoria che ci è servita tanto e bisogna continuare così fino a prima della sosta per ambire allo scudetto. Il nostro calcio? Lo stiamo ritrovando dopo un momento particolare ma credo che in un anno momenti di flessione capitino, ora bisogna limare qualche errore di troppo per diventare una macchina perfetta. Perdere contro Higuain? Si, sono rimasto male perchè vogliamo fare bella figura contro la Juventus, sempre. Brucia perdere con un gol di un ex compagno ma sappiamo che sono una grande squadra. Eravamo in un momento non troppo brillante e l’abbiamo pagata. Venerdì c’è il Crotone: bisogna affrontare la gara nel modo giusto perchè non è una grande squadra ma proverà a metterci in difficoltà. L’esultanza del Pipita? Si sono rimasto male perchè è stato con noi 3 anni: si è sentita di farla e l’ha fatta. Noi pensiamo a noi stessi e non agli altri. Corsa scudetto? Penso che fino alla fine saremo in 2, ma sappiamo che il campionato è particolare e siamo lì tutti insieme. Ma noi e la Juventus manteniamo lo stesso passo mentre Roma e Inter hanno un pò di distacco. Bisogna stare attenti perchè tutte le gare saranno delle trappole, inoltre la Roma ha una gara da recuperare. Pensiamo a venerdì, una gara insidiosa nel bel mezzo delle feste natalizie bisogna stare concentrati e vincere. Il mercato? Fa piacere sentire certe cose ed essere accostato a grandi squadre perchè vuol dire che sto facendo bene. Ma nella mia testa c’è il Napoli e spero di portare gli azzurri il più in alto possibile. Di contro però sappiamo che la vita di un calciatore è breve, quindi in futuro nessuno può dire cosa succederà. Per ora voglio stare qui e non penso ad altro. Il pubblico? Ci ho messo un pò per fargli capire le mie qualità: ho messo sempre il cuore in campo, all’inizio mi dispiaceva un pò essere fischiato, ma il mio sogno era sempre quello di essere qua con questa maglia e ora ci sto riuscendo apprezzando il pubblico che mi acclama. Ora sto vivendo delle belle emozioni. La Nazionale? Ogni volta che ci penso resto male, perchè potevo essere protagonista a 26 anni di un Mondiale, dopo quello del Brasile dove ero giovane. Io però ho sempre accettato le scelte del mister e mi è dispiaciuto solo non andare in Russia, nient’altro. Se dovessi rivedere il mister lo saluterei con affetto, ho sempre accettato le sue scelte. Il momento della squadra? Conta la mentalità, il mister ha dato spazio anche a chi ha giocato di meno. Contro l’udinese, ad esempio, ci sono state risposte importanti da chi scende di meno in campo rispetto ad altri. Non abbiamo fatto un patto scudetto, ma la nostra mentalità è cambiata: ora siamo maggiormente consapevoli delle nostre forze. Il calendario? Io giocherei sempre, anche se sono cosciente che fermarsi ogni tanto fa bene. Il mister non voleva lasciaci liberi a gennaio, poi abbiamo trovato un accordo. Io da genitore? Mi reputo un padre dolce: mia moglie dice che sono un pantofolaio perchè non amo andare in giro e appena ho un pò di tempo libero lo trascorro in famiglia. Hobby? Amo mangiare (pizza, mozzarella) e guardare le partite di calcio. Musica? Ascolto il rap di Rocco Hunt e Clementino e anche un pò di Gigi D’Alessio. Cassano? L’ho conosciuto in Brasile e abbiamo stretto un grande rapporto: anche le nostre famiglie si sono conosciute e vanno d’accordo. E’ un amico e mi dispiace vedere come si finita la sua carriera: per le sue qualità poteva vincere il pallone d’oro”

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