10 coffeeshop di Amsterdam di cui si parla meno ma che vanno visitati

2022-09-03 01:54:52 By : Mr. JK zhao

A GLOCAL VIEW. FROM OUTSIDERS

10 coffeeshop di Amsterdam di cui si parla meno ma che vanno visitati, nonostante sia un fenomeno commerciale, lontano anni luce dalla trasgressione e dal libertarismo delle origini, e non più unico – basti vedere l’escamotage spagnolo e il consumo legale negli USA – nessun paese può vantare una subcultura della cannabis diffusa e radicata come quella olandese, soprattutto ad Amsterdam.

La commercializzazione ha certamente reso i coffeeshop meno originali e trasgressivi di un tempo e la facilità negli spostamenti ha decuplicato i visitatori, portando un pubblico nuovo, spesso di non fumatori, interessato -principalmente- all’esperienza o a qualche selfie in istituzioni come Bulldog, Greenhouse o Barney’s.

Ma l’errore più grande è pensare che i coffeeshop “con l’anima”, quelli con atmosfere originali, menù particolari o staff gentile (in molti lamentano la poca delicatezza del personale di alcuni coffeeshop, soprattutto di quelli nel centro di Amsterdam) siano spariti. Abbiamo visitato molti dei 157 “cannabis bar” della capitale e stilato una classifica dei 10 coffeeshop di Amsterdam di cui si parla meno ma che vanno visitati. La nostra guida è soggettiva e tiene in considerazione diversi fattori (posizione, atmosfera, prezzi)

Il Bulldog Port 26 si distingue dagli altri locali della celebre catena di coffee shop. Aperto nel 2015, il Port si trova a Coenhavenweg, a nord ovest di Centraal Station, in previsione di una possibile espansione dei coffeshop in futuro. A causa della sua posizione isolata, quasi nascosta, quindi, il locale si presenta come un rifugio soprattutto per la gente del posto, facile da raggiungere con la macchina e dall’atmosfera estremamente rilassata. L’interno, infatti, ricorda una ‘living room’, i prezzi sono accessibili e i prodotti di qualità. Inoltre, essendo al sicuro dal caos del centro, i commessi del Bulldog Port 26 hanno più tempo per dedicarsi al “customer service”. Ai frequentatori più assidui, infatti, viene consegnata una “carta fedeltà”, che ogni 10 euro ne salva uno, e ogni prodotto viene consegnato in barattoli di vetro. In particolare, questa iniziativa rientra nella filosofia ecosostenibile del coffe shop, che ha deciso di eliminare completamente le bustine di plastica e l’uso del tabacco. In conclusione, il Bulldog Port 26 si presenta come un’oasi pacifica, un luogo perfetto per evadere dalla routine cittadina e farsi coccolare con prodotti ecosostenibili, economici e di qualità.

Se il “Port” si distingue per tranquillità e cura del cliente, la caratteristica principale del Roots è sicuramente l’esclusività.  L’ultimo coffeeshop ad aver aperto ad Amsterdam, ad Hoekenrode, accanto alla stazione Bijlmer Arena, è infatti l’unico coffe shop di Zuidoost, zona sud-est di Amsterdam, e gode quindi di una posizione strategica non indifferente. All’ingresso, dopo aver superato un metal detector, il cliente si trova davanti a 3 banconi, spesso affollati di molti compratori. Il menù non è particolarmente adatto agli appassionati di marijuana, visto che offre una grande scelta di hashish, ma è molto comodo per quanto riguarda le modalità di pagamento. Gli avventori, infatti, possono pagare sia con cash che con carta di credito e questo è un aspetto da non sottovalutare, visto che molti coffe shop accettano solo pagamenti in contanti. Una volta acquistato il prodotto, poi, i clienti possono accomodarsi e consumarlo in una piacevole stanza fumatori, con tavoli condivisi e divanetti. Il locale è costantemente pieno di gente, ma c’è un buon riflusso e non si ha la sensazione di soffocare come in molti locali del centro. Il Roots è quindi un coffe shop prevalentemente per i residenti di Zuidoost, ma rappresenta anche una comoda tappa per tutti i viaggiatori che scendono a Bijlmer Arena e desiderano rilassarsi un po’.

Il Katsu, collocato nell’hipsterissimo e movimentato quartiere De Pijp, a 5 minuti dall’omonima fermata della metro e a lato dell’Albert Kuypmarkt, colpisce invece subito per il forte impatto visivo. La facciata del locale, infatti, è estremamente artistica, colorata e, come suggerisce il nome del coffeshop, dalla prospettiva orientaleggiante. Davanti all’ingresso, tre fioriere racchiudono un piccolo spazio con tavolini e panche, dove i clienti possono consumare i prodotti e godersi uno scorcio del quartiere, pieno di negozi e bar. Una volta entrati all’interno, è l’atmosfera del locale a guidare l’esperienza: caldo, colorato e dall’arredamento multietnico, ma allo stesso tempo sobrio e intimo, per via delle luci soffuse. Al bancone si viene serviti quasi immediatamente, e ci si trova davanti a una scelta di prodotti incredibile, sia per qualità che per prezzo. Le varietà sono abbastanza comuni ma è sempre presente qualche novità, anche se il menù è consigliato soprattutto agli amanti della ganja. Il prezzo medio oscilla tutti sui 10 euro, caratteristica che rende il Katsu a portata di tutti. No carta di credito. Sebbene sia molto spazioso è abbastanza affollato di pomeriggio: il momento migliore per andare è certamente di mattina, quando è frequentato da persone più avanti con gli anni o lavoratori del posto.

Se il Katsu colpisce subito per il suo look, il Siberie rischia invece di passare inosservato. Tuttavia lasciarselo sfuggire sarebbe un peccato, visto che il piccolo locale di Brouwersgracht si affaccia direttamente su un canale e dista solo 5 minuti da Centraal Station. Davanti all’insegna non sono presenti tavolini o panche, e quindi la consumazione è permessa solo all’interno. Una volta varcato l’ingresso, i clienti accedono direttamente alla sala fumatori, che ricorda un po’ una tavola calda con tavolini e grandi tavoli condivisi. La stanza è luminosa e scandita da una musica rock rilassante, l’atmosfera piacevole e, quindi, la prima impressione è molto positiva. Superando una porta di vetro, poi, i visitatori accedono alla cassa che, contrariamente alla sala fumatori, è immersa in un ambiente più scuro ed ha un bancone simile a quello di un pub. In seguito, dando una rapida occhiata al menu, ci si accorge subito che i prezzi sono buoni e la qualità ottima, in particolare per quanto riguarda la ganja. I cassieri, inoltre, sono veloci e cordiali e permettono di pagare sia in contanti che con la carta. Il locale si presenta quindi come un posto trendy ma allo stesso tempo informale, dove un turista può parlare tranquillamente col proprio vicino, godersi la vista del canale o semplicemente gustarsi una joint mentre sorseggia il caffè. Unica pecca del coffe shop: la sala fumatori non è troppo grande; si consiglia quindi di andarci la mattina o nel tardo pomeriggio.

Un altro posto che rischia di non essere apprezzato quanto dovrebbe è il La Tertulia di Prisengracht, situato a soli 10 minuti dalla casa di Anna Frank. Il locale, infatti, non ha un’insegna che lo identifichi come coffeshop e quindi, per un turista, non è affatto facile da individuare. Tuttavia, una volta trovato, non si può non rimanere ammaliati da questo posto. La prima cosa che colpisce è la coloratissima parete esterna, dove i clienti possono sedersi a dei tavolini, consumare bevande e fumare ammirando il canale antistante. Tuttavia, anche l’interno del locale è una piacevolissima sorpresa. L’atrio, infatti, è affollato di piante mentre, sulla destra, una scala permette di accedere a una saletta. Una volta arrivati al bancone, situato in un piano ribassato, emerge però la vera peculiarità’ de La Tertulia. Il locale, infatti, è mandato avanti esclusivamente da signore, che lo gestiscono come un delizioso caffè -tabacchi. Dopo che il cliente ha analizzato il menu, infatti, le cassiere prendono la merce da grossi sacchi posti sotto alla macchina del caffè e, dopo averla consegnata, servono le bevande direttamente al tavolo. Inoltre, nonostante il locale sia molto frequentato, il servizio è veloce e le proprietarie molto disponibili, i prezzi onesti e si può pagare con contanti e carta. Il coffeeshop si presenta dunque come un bar- caffetteria al femminile, raffinato, accomodante e dotato di vari comfort. La Tertulia permette infatti di sedersi di fronte ai canali, di accomodarsi nella luminosa sala di sopra o di rilassarsi direttamente davanti al bancone.

L’1e Hulp, di Marnixstraat, si trova invece a due passi da Jordaan e De 9 Straatjes. L’insegna e la facciata del locale non presentano tratti distintivi ma, una volta entrati, ci si sente a casa.  La sala della cassa al piano terra, infatti, è molto colorata e, dando uno sguardo al menù, si rimane allibiti di fronte all’enorme varietà di prodotti che la casa ha da offrire. Il nome del coffeeshop ha a che fare con l’orientamento “medico” delle erbe e dell’hashish proposte, comuni tra chi consuma a fini terapeutico. I prezzi non sono bassissimi ma il servizio veloce e molto cordiale e la qualità ottima. Una volta superata una porta di vetro poi, si hanno due possibilità: andare in una pacata stanzina informale al piano di sotto o salire al piano di sopra, in quello che sembra un salottino  rialzato. Se si sceglie la seconda opzione, ci si troverà in una sorta di privè, con luci soffuse, divanetti condivisi, quadri dai colori sgargianti e musica soft. La sala di sopra è dunque rilassante e piacevole: si può fumare, bere qualcosa, ascoltare la musica, conversare o semplicemente ammirare il variopinto ambiente circostante. Il locale si presenta quindi come il privè di una discoteca o un moderno discopub e, lasciandosi cullare dalle soffici vibrazioni musicali, si può davvero passare qualche ora in tranquillità.

Spostandosi qualche chilometro più a ovest, ci si può imbattere in una vera gemma: il De Kashmir Lounge. Il coffee shop di Jan Pieter Heijestraat, zona Oud-West, si riconosce subito per la sua vetrina, da cui si può intravedere un ambiente arabeggiante. Una volta entrati, infatti, ci si trova in una sorta di bar-bazar, colorato per via dell’arredamento tribale e delle decorazioni, ma allo stesso tempo immerso nell’oscurità. Al bancone, dopo aver finalmente deciso uno degli innumerevoli prodotti in offerta, si viene serviti in modo rapido e disponibile, e i prezzi sono assolutamente alla mano, sia per quanto riguarda l’hashish che la marijuana. Dopo aver acquistato, poi, si può decidere se fumare vicino al bancone, dove sono presenti sedie e qualche tavolino, in un piccolo stanzino colorato che si affaccia su un giardino, o direttamente nei tavolini di fronte all’ingresso. Ma non è tutto: se si vuole fumare in un posto più grande basta infatti attraversare la strada, dove è situato il De Kashmir Lounge Bar, uno ‘smoking friendly bar’ aperto per permettere ai clienti di mangiare, bere qualcosa e allo stesso tempo fumare il prodotto appena acquistato. Il coffee shop in sé si presenta dunque come piccolo, tranquillo, forse buio, ed è quindi indicato per coppie e fumatori solitari. Tuttavia, se un turista si sentisse soffocare o avesse improvvisamente voglia di una bibita non c’è problema, basta solo attraversare la strada.

Se da ovest ci si vuole spostare verso est, il The Stud di Molukkenstraat è sicuramente una tappa imprescindibile. Innanzitutto è situato a Oost, una bellissima zona che sicuramente molti turisti non conoscono o hanno visitato superficialmente. La sala d’ingresso, che ospita la cassa, è in perfetto stile coffe shop e colpisce per la forte luminosità, derivante dal massiccio uso del colore bianco. Il menu è molto lungo, la qualità ottima, i prezzi buoni e il servizio veloce e gentile, anche se un po’ anonimo. La sala fumatori, sul retro, è composta da due piccole sale comunicanti, dotate di divanetti condivisi, tv al plasma e magliette dell’Ajax appese alle pareti. Il locale è frequentato soprattutto da fumatori del posto, che però si comportano in modo cordiale e affabile e, anzi, fanno gli onori di casa nel caso ci si sentisse un po’ disorientati. Lo Stud è quindi un coffe shop piccolo, semplice, molto alla mano, ma con tutti gli elementi necessari per fare stare bene un ospite. Come detto il posto è frequentato soprattutto da “locals” ma, a differenza di altri coffee shop, i turisti non vengono malvisti, discriminati o esclusi dall’acquisto. A tutti è permesso di godersi la semplicità del migliore coffe shop della zona est di Amsterdam

Spostandosi verso il centro-est, a Roeterstraat, Weesperplein, i turisti possono invece imbattersi in uno dei 9 coffee shop più antichi di Amsterdam: Het Ballonetje. Tuttavia, oltre ad essere attivo dal ‘78, il “palloncino” si trova anche in uno dei quartieri più verdi di Amsterdam, a 5 minuti dalla stazione metro Weesperplein, dall’Artis Zoo e dell’Università di Amsterdam (UVA). Una volta entrati, ci si trova davanti uno stretto corridoio che porta alla cassa, dove è possibile notare una grande varietà di prodotti, un ottimo rapporto qualità-prezzo e un servizio molto cordiale. Dopo aver acquistato, i visitatori possono accedere a una graziosa saletta in legno dotata di tavoli condivisi, un bar e una vetrina che si affaccia sulla strada. Se però la location non fosse abbastanza intima, si può sempre cercare un po’ di relax al piano di sopra, dove è collocata un’altra piccola stanza fumatori. A metà tra i due piani, inoltre, c’è spazio anche per un piccolo bagno, moderno e molto pulito. Il coffee shop si presenta quindi come un locale ricco di storia e fascino, immerso in un’atmosfera rasserenante, ed è quindi l’ideale per gli studenti che, dopo una giornata di lezioni, vogliono smaltire lo stress in eccesso.

L’ultimo coffee shop della lista è il Central, situato a Prins Hendrikkade , a due passi dalla Centraal Station. Nonostante gli manchino le dimensioni, e quindi il comfort, degli altri 9 coffee shop analizzati, il locale può vantare una caratteristica invidiabile. Il Central, infatti, è uno dei pochi coffee shop che apre alle 7AM, e rappresenta quindi un’incredibile opportunità per tutti i turisti che arrivano la mattina in stazione e non hanno voglia di vagare per chilometri. Fuori dall’ingresso c’è una panca, dove gli avventori possono fumare, e un buttafuori, con il preciso compito di moderare il flusso di visitatori nel locale. Una volta entrati ci si trova in un ambiente piccolo e claustrofobico con poche sedie, qualche tavolino e la cassa. Qualità e prezzi sono ottimi, ma il servizio deve stare dietro a molte persone, e quindi non è eccessivamente zelante o attento al ‘costumer service’ . In conclusione il Central è un coffee shop più utile che bello, ma il fatto di essere aperto alle 7AM di mattina lo eleva sicuramente di una spanna rispetto agli altri. Tuttavia, frequentare il locale di pomeriggio vuol dire andare in contro a una fila chilometrica, che molto spesso si estende anche fuori dalla porta. Si consiglia quindi di andare a visitarlo di mattina quando, oltre ad evitare la ressa, si hanno anche buone possibilità di trovare posto all’interno.

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