Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano a Gello, Pescaglia - Verde Azzurro - Notizie

2022-08-13 04:11:08 By : Ms. SemsoTai ShenZhen

Il primo documento nel quale compare il nome di Gello è dell’ 898. A questa data era presente già la chiesa. Secondo lo storico G. Ghilarducci la chiesa infatti, risalirebbe al V o al VI sec., perchè dedicata ad un martire S. Cassiano e non ad un Santo guerriero come era usanza in epoca longobarda. (1)

XI – XII (ricostruzione intero bene)

Nel XI, XII sec. la chiesa fu reidificata con bozze in pietra di calcare locale. La chiesa aveva un orientamento con il coro rivolto verso oriente e la facciata verso occidente. Era di dimensioni minori. Questo tratto di muro è visibile dall’esterno in una parte di muratura che va dalla porta laterale alla sacrestia. (1)

Nel 1387 fu concesso il fonte battesimale di forma dodecagonale ricavata da un monolite di arenaria. Con il privilegio del fonte la chiesa diventa quasi una pieve. A questo si aggiunse anche il privilegio del cimitero.(1)

Nel 1495 la chiesa fu ampliata. Fu demolita l’abside semicircolare e i due tratti di muro che congiugevano questa ai due muri laterali della chiesa. Furono prolungati i muri laterali per formare un abside rettangolare. Nel muro di fondo furono ricavate due monofore. Tutto ciò è visibile sulla facciata della chiesa nel tratto di muro che va dall’angolo sinistro, vicino al campanile, fino allo stipite destro della porta maggiore. (1)

Nel 1620 l’intervento previde lo spostamento della facciata al posto del coro. Venne demolito il muro di destra della vecchia chiesa, che viene allargata di circa 6,5 mt. Nel 1626 la facciata era compiuta e si stava ultimando il portale in pietra donato da Tommaso Cantoni come scritto sulla pietra. Successivamente fu innalzato il muro del coro. Nel 1630 la chiesa non era ancora ultimata.

La chiesa fu imbiancata nel 1647.

Nel 1689 il cornicione del coro e le due nicchie furono decorate con lo stucco. (1)

Al 1700 risale un intervento di restauro al campanile. Un secondo intervento è avvenuto nel 1877. Il restauro fu imponente, fu smontata la muratura per 8 metri, murate le bozze con malta e messe in opera le catene di rinforzo strutturale. (1)

Nel 1710 furono eseguiti gli ornamenti in stucco intorno al quadro posto sopra l’altare maggiore e qualche anno più tardi realizzati i balconi in legno. (1)

Nel 1730 fu affrescato il muro dell’arco absidale.(1)

Nel 1778 si volle sostituire il vecchio altare in laterizio, con un altare e balaustra in marmo. (1)

Nel 1973 sono state effettuati i restauri alle decorazioni pittoriche interne. (2)

L’antico fonte battesimale in pietra del 1387 è stato ricollocato nella sua posizione originaria in chiesa, dopo che era stato spostato all’esterno. (2)

Nel 2007 è stato restaurato il campanile con l’impermeabilizzazione del tetto della cella campanaria e del solaio di calpestio. (2) Descrizione

Il primo documento nel quale compare il nome di Gello è dell’ 898; secondo lo storico G. Ghilarducci la chiesa infatti, risalirebbe al V o VI sec., perchè dedicata ad un martire, S. Cassiano, e non ad un Santo guerriero come era consuetudine in epoca longobarda. Tra l’XI e il XII sec. la chiesa, di dimensioni più contenute rispetto a quelle attuali, fu riedificata con bozze in pietra di calcare locale squadrate e montate “a filaretto”, tecnica che dichiara la qualità e l’importanza dell’edificio, ed era orientata, come tutte quelle costruite in quel periodo, in direzione est-ovest. Un tratto della muratura originaria è visibile dall’esterno nella parte che va dalla porta laterale alla sacrestia. Nel 1387 fu concesso alla chiesa il fonte battesimale di forma dodecagonale ricavato da un monolite di arenaria. Con il privilegio del fonte la chiesa divenne una pieve ed a questo si aggiunse anche il privilegio di poter costruire un cimitero; nel 1495 fu ampliata attraverso la demolizione dell’abside semicircolare e il prolungamento dei muri laterali per formare una nuova abside di forma rettangolare. Nel 1620, con un nuovo intervento di ristrutturazione, venne invertito l’orientamento del fabbricato spostando l’accesso principale ed ampliando la navata di circa 6,5 mt. Nel 1626 la facciata era ultimata, compreso il portale in pietra, donato da Tommaso Cantoni, come riporta un’incisione, e l’innalzamento del coro. I lavori successivi si protrassero per diverso tempo e furono ultimati tra il 1630 e il 1647. Attualmente la chiesa è a aula unica con scarsella rettangolare. Il soffitto è ordito con capriate lignee, travi, arcarecci e travicelli. Nel 1689 il cornicione del coro e le due nicchie furono decorate a stucco e nel 1710 con la stessa tecnica furono eseguiti gli ornamenti di finitura del quadro posto sopra l’altare maggiore e fu restaurato il campanile. Nel 1730 fu affrescato il muro dell’arco absidale. Nel 1877 fu eseguito l’ultimo intervento strutturale sul fabbricato che comportò il restauro di un largo tratto delle murature e l’apposizione di catene, infine, nel 1973, furono restaurate le decorazioni pittoriche interne. Pianta La pianta è aula unica rettangolare con scarsella. Facciata La facciata presenta i segni dell’antico muro della precedente chiesa, antecedente l’ampliamento del 1495. Questo tratto parte dallo spigolo sinistro e si estende fino allo stipite destro del portale, dove erano collocate due monofore oggi tamponate. Successivamente nel 1620 la facciata è stata collocata al posto del coro e fu allargata di 6,5 mt. Sappiamo che nel 1626 la facciata era compiuta e si stava ultimando il portale in pietra serena, posto al centro, donato da Tommaso Cantoni come scritto sulla pietra riportante l’anno. Il paramento murario è in bozze di pietra di calcare locale, nella sommità è posta una cornice timpanata con al centro una finestra con cornice in pietra serena mistilinea. Impianto strutturale L’impianto strutturale è in bozze di pietra di calcare locale. La struttura della copertura è lignea con capriate, arcarecci , travi e travicelli. Coperture La struttura è a capanna con manto in coppi e tegole. Pavimenti interni La pavimentazione dell’aula è realizzata con mattonelle di cemento, di colore bianco e nero, disposte in diagonale, mentre al centro dell’aula, come a formare un corridoio, queste sono disposte a scacchiera. Nel presbiterio la forma delle mattonelle è esagonale ma sempre di colore bianco e nero. Campanile Il campanile ha una struttura muraria in bozze di pietra di calcare locale, con caratteristiche aperture nella parte superiore che vanno ad aumentare verso l’alto passando da una monofora, a una bifora a una trifora. Nella parte sottostante sono presenti archetti ciechi. Fu restaurato nel 1700. Un secondo intervento avvenne nel 1877. Il restauro fu imponente: fu smontata la muratura per 8 metri, murate le bozze con malta e messe in opera le catene di rinforzo strutturale. Adeguamento liturgico

presbiterio – aggiunta arredo (1965/70) Il primo intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, è stato realizzato con il porre, immediatamente fuori del presbiterio storico, in posizione centrale, su una pedana lignea formata da due scalini, l’altare della celebrazione in legno. Sulla sinistra, collocato su una pedana lignea, si trova un leggio in legno che funge da ambone. Al centro del presbiterio storico, sollevata da una pedana in legno, si trova una sedia lignea adattata a sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo, in marmo, dell’altare maggiore storico. fonte battesimale – aggiunta arredo (1995) Il secondo intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto, per poter amministrare il sacramento del Battesimo secondo le indicazioni della riforma liturgica, la ricollocazione, alla destra dell’ingresso principale della chiesa e su un basamento in pietra e cotto, del fonte battesimale storico, in pietra e di forma dodecagonale.

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